
Com’è nata questa collaborazione con Fiorellino?
- Siamo amici dall’ultimo San Remo a cui ho partecipato e il nostro rapporto è diventato più saldo con Music Farm. Un giorno, poi, mi ha chiamato per presentarmi questa canzone scritta e messa in musica da lui; aveva bisogno di una voce femminile ed io mi sono innamorata di questo brano. Per la prima volta è una storia d’amore di un ragazzo giovane e di una donna più grande: nessuno aveva ancora messo in musica questa cosa -.
È previsto anche un album?
- Sì, c’è un album in cantiere che dovrà essere ultimato in autunno -.
C’entra qualcosa tutto questo con il cambiamento di manager?
- Un po’ sì, ma la colpa è soprattutto di Fiorellino. Diciamo che ho cambiato più in generale la mia vita negli ultimi anni, ho fatto teatro con Marisa Laurito e Fioretta Mari ed è stata un’esperienza stupenda. “Menopause” è stato un grandissimo successo e l’anno prossimo abbiamo intenzione di riprenderlo. Ho veramente cambiato la mia vita, e dunque dopo tanti anni ho cambiato anche manager -.
Teatro, dunque: cosa le ha lasciato questa esperienza?
- Delle amiche prima di tutto. E poi più sicurezza, voglia di cambiare direzione: quando c’è un cambiamento nelle persone è sempre positivo. Marisa e Fioretta sono grandissime professioniste, mi hanno insegnato un sacco di cose. Grazie a “Menopause” ho avuto tanti riconoscimenti che non mi aspettavo, e quindi questa è una strada che vorrei assolutamente continuare -.

- Sì, ho lavorato a Piazza Grande per due anni, ma adesso ho deciso di lasciare tutta la tv in stand-by -.
Non farebbe nemmeno un reality?
- Beh, io ho partecipato a Music Farm che è un reality un po’ particolare perché lì ognuno fa il proprio lavoro. Per il resto non saprei, andrei volentieri all’Isola dei Famosi per migliorare la mia forza e per vedere dove riesco ad arrivare: dev’essere davvero un’esperienza tosta -.
Altri progetti per i prossimi mesi?
- Io ne avrei tanti, ma non saprei davvero come organizzare la giornata. Anche perché a fine mese inizio una tournée in Canada, poi devo andare in Russia, in Lettonia, in Israele, in Turchia... non so davvero come farò con tutti questi impegni. E poi vorrei tanto che la musica italiana tornasse in auge. Sto facendo guerra ai network, queste grandi radio che mettono tutte quante la stessa musica: così passo a tappeto tutte le altre radio d’Italia, perché tutte insieme queste emittenti hanno molti più ascoltatori di quei cinque o sei network che impazzano -.
Filippo Piva
da Libertà del 11/06/2007
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