giovedì 28 giugno 2007

Messaggiando con la Feli

- Ciao! Come stai? Lo studio? Io non ce la faccio più... sto diventando pallida e sbattuta come una della Cattolica... aiuto! Settimana prossima si festeggia la fine degli esami? Promettimelo con segni paralinguistici!

- Ciao Feli, ho deciso di adottare un delfino! Come lo chiamo? "U" o in un altro modo?

- Ma chi ti dice che quello in realtà è un delfino? Può essere Cerruti che fingendosi tale si inserisce in un metacontesto acquatico... facendoti diventare ebefrenico...

- Sto già ridendo come un ebefrenico... Anzi, sto emettendo segnali "U" che esplicano la relazione "rottura di coglioni"!

- Lascia stare... io sono nel cyberspazio a ritrovare me stessa mentre un omino di pacman mi rincorre per fare sesso virtuale! Veramente, che palle!

Filippo & Feli

lunedì 25 giugno 2007

Se domani farà bel tempo

"La felicità se la tira davvero troppo" scrive Luca Bianchini sul retro della copertina di questo suo nuovo libro. E se lo dice lui, autore di uno dei più grandi romanzi pop degli ultimi anni, l'indimenticabile Instant Love, in un certo senso bisogna fidarsi. Ma non troppo, mi raccomando.

Il protagonista della storia è Leon, un capriccioso rampollo milanese, che divide le proprie giornate tra ozio, cocaina e la fidanzata Anita. Ma ecco che quando il terzo componente della sua perfetta equazione decide di lasciarlo per il suo migliore amico, qualcosa si disintegra nella routine quotidiana del ricco Leon: e allora via verso un piccolo paesino delle colline toscane, dove incontrerà l'autorevole donna Lavinia, il sentimentale Ricardo ed un mondo a lui del tutto sconosciuto, fatto di duro lavoro, vini pregiati e sentimenti genuini.

Bianchini riesce a cambiare totalmente registro di narrazione in questo terzo romanzo, allontanandosi dalle realtà più glamour dei precedenti lavori e puntando ad un'analisi più approfondita della crisi individuale del proprio protagonista. Nel fare ciò, giustamente, adotta una narrazione in prima persona, ma che tuttavia garantisce al lettore un'immedesimazione non totale, lasciando così ampio spazio ai giudizi ed alle interpretazioni personali.

Numerosi gli spunti tra la rosa dei personaggi: Ricardo, il cubano sognatore che insegna i balli latini alle proprie colleghe, e Giulia, la ragazza innocente ma non ingenua, si caricano di positività ed emergono dalle pagine come le presenze più belle dell'intero racconto. Anita, la donna del desiderio che si allontana, poi torna, e poi si allontana di nuovo, richiama alla mente la Stella di Ti seguo ogni notte, ma con una personalità più nobile, capace di adombrare i capricci femminili del suo eterno tira-e-molla.

L'amico di college Stéphane, invece, viene sviluppato poco e non assume alcun ruolo importante durante tutta la narrazione, deludendo chi si aspettava molto di più da un personaggio presentato con notevole enfasi, ma che non riesce ad oltrepassare i meno definiti margini della storia: un accenno interessante, che tale rimane. Purtroppo.

Nel complesso, tuttavia, il romanzo risulta molto gradevole alla lettura. Alcune tecniche della narrazione, come le lunghe telefonate tra Leon ed i suoi familiari, mostrano un Luca Bianchini sempre alla ricerca di nuovi espedienti letterari, che in questo caso colpisce nel segno. Da apprezzare l'accurata ricerca nel linguaggio, che trova un sublime stridio tra il milanese sboccato di Leon e l'amabile accento toscano della popolazione di Trequanda.

Filippo Piva

giovedì 21 giugno 2007

Giochino

Risolvi questo Rebus e scoprirai qual è la mia attività preferita degli ultimi mesi... (7,2,6)

Filippo

lunedì 18 giugno 2007

Week-end a Riccione

Week-end trascorso a Riccione. Chiedendo umilmente scusa alla Sara ciao per non averla avvisata della mia presenza sulla costa adriatica, vediamo di stilare una top 5 di questo fine-settimana passato nella terra della piadina. Che non ho mangiato, accidenti a me.

5) Animanera: un liquore alla liquirizia davvero buono. E lo posso assicurare, perchè a me la liquirizia non fa esattamente impazzire; però un sorsetto di cremosa magia di color nero (anzi, afroamericano) non si può rifiutare. Ma neanche due. E nemmeno tre...

4) Adriana Volpe & il fitness: chi lo sapeva che negli scorsi giorni Kledi, Barbara Chiappini e la signora dell'inutilità catodica Adriana Volpe (come ha scritto la mitica Selvaggia Lucarelli) sarebbero stati ospiti di una manifestazione fitness proprio a Riccione? Visto che belle sorprese che ti riserva la vita? Top dell'intera fiera: gli assaggi gratis della nuova Coca Light. E ho detto tutto.

3) Strozzapreti al Purret: ovvero, pasta con vongole, rosmarino, pancetta, pendolini (i pomodori, non i treni) e ceci. Ultimo ingrediente non riscontrato nel piatto, ma solo nel menu. Un piatto non convenzionale, ma che mi è piaciuto molto. Un applauso per il cuoco del Tanimodi di Riccione.

2) Linus: a proposito di ristorante, chi potresti trovare appollaiato sul tavolo accanto mentre stai divorando i tuoi strozzapreti? Ma il dj Linus, è ovvio. La voce è fenomenale; certo, l'abbiamo sentito sparare qualche giudizio un po' caustico su un suo ben noto collega, ma è stato bravo e ci ha concesso la foto con molta disponibilità. Quindi per stavolta metto da parte l'animo gossipparo e premio l'umiltà: grande Linus.

1) Un uccello controvento: una rondine, credo, ma non ne sono sicuro. Una scena meravigliosa: 'sto povero cristo di volatile che si sforzava come un dannato di andare verso il mare e invece le correnti opposte lo tenevano esattamente fermo nello stesso punto. Finché non ha deciso di fregarsene della meta e si è lasciato trasportare dal vento, chissà dove. Se l'avete visto, siete pregati di contattare la famiglia. Grazie.
Filippo

sabato 16 giugno 2007

Il compleanno di Jack Sparrow


Mercoledì, giornata di svacco totale. Archiviato mentalmente l'esame di economia, nonostante qualche piccolo effetto collaterale che ancora mi spinge a preferire prodotti italiani per aumentare il PNL, mi ritrovo alle 12 in punto vicino a Spizzico, in piazza Duomo, con la Michi Piadina e la Granatina Mumu.
Scopo della riunione: trovare un regalo per Davide che quella sera avrebbe fatto una festa di compleanno. Ma si sa, si pensa meglio a stomaco pieno, dunque fiondiamoci da Spizzico e vediamo di drogarci per benino di carboidrati. Che poi la pizza che fanno lì è qualcosa di incredibile: credo sia l'unica che masticata per bene ed impastata intorno alla lingua potrebbe far uscire una bella bolla, proprio come le Big Bubbles. A proposito, le vendono ancora? E' un sacco che non ne sento parlare.
Finito il salutare pasto, girovaghiamo per il centro alla ricerca di un'ispirazione. Nel frattempo incontriamo Vittorio e Marco del reality "La sposa perfetta". Non era bastato sapere che Sara, un'altra concorrente di quel programma, faceva la nostra scuola e frequentava abbastanza assiduamente la biblioteca del secondo piano (per i non Iulmini, quel luogo potrebbe essere una piazza, un parco divertimenti, un pub, un internet café... insomma, tutto ma non una biblioteca: c'è più rumore che in stazione centrale). Vabbeh, quanti Vip... e io che non sono ancora riuscito a incontrare Guendalina del Grande Fratello. Maledizione.
Ma torniamo al problema: cosa regalare ad un patito di cinema, con una sfrenata passione per i Pirati dei Caraibi e per i film di Tim Burton? L'idea di regalare il set da mare di Jack Sparrow mi viene bocciata in tronco. Eppure a me piaceva. Valle a contraddire, 'ste donne.
Intanto che guardo la vetrina di David Mayer, che è sempre una fonte di ispirazione, mi si avvicina una tipa e mi fa: "Ciao!". E mi guarda.
Al che un po' imbarazzato inizio a fare la lista di quelle che conosco, ma questa proprio non c'è. "Ciao... ma ci conosciamo?". No, non ci conosciamo. Cerca volti nuovi per un'agenzia di spettacolo. Che ridere.

Dopo essermi assicurato che non avrei dovuto pagare mezzo euro, le lascio il nome e il numero di telefono. Le mie amiche ridono qualche metro più in là, pronte a sfottermi per il resto del pomeriggio. Se non fosse che Alessia (si chiamava così la tipa), si rivolge anche a loro e chiede generalità etc etc. Grasse risate, soprattutto quando la Michi si rifiuta di ammettere la propria esperienza precedente nel mondo del porno amatoriale. Dai, non essere modesta.

Poco dopo ci raggiunge la coloratissima Sara Ciao, che ci accompagna alla Fnac. Qui troviamo un poppante alto 1 metro e 20 attaccato ad uno schermo più alto di lui. Sta giocando con la Playstation 3 al gioco dei Pirati dei Caraibi. Illuminazione divina.

Acquistiamo e andiamo. Convinco la Granatina Mumu ad utilizzare il nuovissimo navigatore regalatole dal padre (Signor Lucchesi, nel caso ne avesse un altro, il mio numero lo sa sua figlia) ed a raggiungermi in viale Bacchiglione, sotto casa.
La Mumu arriva alle 8 con la sua carissima Matiz. Canna il parcheggio, glielo rifaccio io perchè sono troppo in ansia per i suoi specchietti. E poi via verso Porta Genova.

La Michi Piadina ci aspetta là. Arrivati, scopriamo che la destinazione, un pub chiamato Alchimia, è molto più vicina a viale Bacchiglione che non a Porta Genova. Evvai così. Troviamo il locale e aspettiamo Davide. Che arriva da lì a poco, accompagnato dallo Zillo. Ma che riesce a trovare parcheggio soltanto mezz'ora dopo. Olé.

Entriamo e ordiniamo da bere. Nel frattempo arriva Simo, che arriva ma non prende niente. La cameriera fa la faccia indignata, Simo la manda simpaticamente a cagare. Ma a bassa voce, perchè è un ragazzo educato.

Arriva il mio Cosmopolitan, vecchio amico. Ricordo ancora della mia piena pomeridiana a base di quel cocktail insieme alla France. Un'esperienza unica, che però non posso raccontarvi qui, ci vorrebbe troppo tempo.

Fatto sta che a casa non avevo mangiato nulla, convinto che all'Alchimia ci fosse l'Happy Hour. Giustamente mi fanno notare che non si fanno gli aperitivi alle 21 e 30. Mentalmente mi do del pirla, e butto giù il Cosmo a stomaco vuoto. Tempo 10 minuti ed inizio a ridere come un deficiente: tipico effetto Cointreau.

Usciti dall'Alchimia, portiamo a casa la Michi (che col suo cavolo di collegio ha gli orari fissi) e ci imbarchiamo per il Mom, un pub con un parchetto intorno, pieno zeppo di cannaioli, birrari e studenti con tanta voglia di ridere e di tirare bottiglie vuote contro le macchine parcheggiate. Incontriamo anche Giorgio dmt che ci comunica il suo 30 in cinema. Grandissimo.

La serata si conclude davanti al chiosco del lurido, dove Simo e lo Zillo decidono di sfidare le leggi del colesterolo e si buscano rispettivamente un panino con la cotoletta ed un hot dog con i wurstel. Evviva la dieta mediterranea.

Morale della favola:
1) se hai un Cordon bleu in frigo e ti invitano all'Alchimia alle 9, vedi di cucinartelo prima di uscire di casa;
2) se decidi di andare al Mom in macchina, ti conviene parcheggiare un po' lontano dal boschetto.

Filippo

venerdì 15 giugno 2007

Finalmente liberi

Dare l'esame di economia politica è un po' come fare la pipì dopo averla trattenuta 4 ore in coda sulla Salerno-Reggio Calabria. Un orgasmo sensoriale.
Dopo ore ed ore di attesa, dovute ad uno sbagliatissimo calcolo ad opera mia e della Lauri che già ci immaginavamo mercoledì mattina, belli e rilassati come due piccoli buddah, ecco che martedì pomeriggio, all'alba delle 17, arriva il nostro turno sul patibolo del costo marginale.

Finita l'interrogazione, sento la Lauri che urla e vedo la Corte che sorride. Ok, tutto a posto. Tra l'altro eravamo pure vestiti da bandiera italiana, come potete vedere dalla foto, quindi era una vera questione di orgoglio nazionale. W l'Italia, e abbasso i cugini d'oltralpe, tanto per rimarcare l'astio!

Tra l'altro volevo comprarmi una Fred Perry bianca con le righette rosse e blu, ma sto seriamente riflettendo sull'incoerenza di un acquisto simile. Vabbeh, ma questa è un'altra storia.

Finito l'esame, dobbiamo festeggiare. Ripenso ai vari costi, ai ricavi, alle curve di domanda, all'aliquota fiscale e mi scende una lacrima. Che cazzata. L'istinto è quello di bruciare il libro, ma in tal caso dovrei pagare interamente il suo ammortamento con una conseguente perdita nello stato patrimoniale: dunque lo rivendo, a qualcosa sarà pur servito tutto 'sto studio, no?!

Chiamo la Cinzy, la Michi Piadina, Giorgio&Manuel (indivisibili, come Cip&Ciop, o forse come Dolce&Gabbana, chissà). Chiamo anche la Fra Trapani, ma è a Trento con un "amico". Un po' la invidio, perchè avrei voluto anche io trascorrere la serata con la mia persona speciale, però no se puede.

Ore 19 e 30 in Porta Genova. Il viaggio in metro viene supportato dallo Zen Creative, un fedele lettore mp3 che però sta tirando le cuoia, o forse sta solo chiedendo più libertà, visto che decide autonomamente canzoni, volume e stazione radio.

Arrivo, e la Cinzy svetta dall'alto del suo metro e mezzo di pura pasta calabrese: si è messa in tiro la ragazza. Frigna qualcosa sul fatto che sta iniziando a piovere. Io le dico che è qualcuno che sputa. Lei mi dà del cretino. Io concordo mentalmente. Poi mi dice che ci aveva pensato anche lei. Evviva lo IULM.
Poco dopo ci raggiunge la Michi Piadina, di ritorno dal tour immobiliare del pomeriggio. Saliamo sui mezzi e via verso i navigli. Si poteva anche andare a piedi, ma la Cinzy aveva i tacchi e non si voleva sbattere.

Arriviamo allo Slice e mi chiama Giorgio, avvisando del suo imminente arrivo accompagnato dal socio made in Toscana. Ci preparano un tavolino all'esterno, sulla strada: deliziosa l'esperienza di aperitivare inclinati di 30 gradi. Ciò nonostante, gli gnocchi al gorgonzola dello Slice non tradiscono le aspettative. E così, un paio di Aperol Sour e qualche decina di zanzare uccise dopo, si decide di fare quattro passi. Direzione colonne.

La Cinzy rompe ancora per i tacchi. Allora la prendo sulla schiena e mi diverto a fare il figo del "Tanto pesi meno di 40 chili, non ti sento neanche". Arrivati alle colonne la scarico, un po' perchè eravamo arrivati, un po' perchè ero talmente sudato che anche volendo sarebbe scivolata giù. Sarò forse così riuscito a smaltire i fusilli gorgonzola e noci di Pastarito? Ai posteri l'ardua sentenza.

Andiamo al Colonial. Dopo una breve sosta davanti alla porno-vetrina di scarpe, di cui potete ammirare la foto, entriamo in questo locale arredato in stile arabo con baldacchini (e baldracchine) degni di un harem. L'atmosfera si riscalda, e la faccia della Michi in questa foto lo esprime con chiarezza. Troppo ridere.

A mezzanotte si opta per il rientro: sarà che Giorgio avrebbe dato l'orale di sociologia il giorno dopo, sarà che le due giornate di reclusione in aula studio mi avevano lasciato due occhiaie degne di un vampiro allergico al sangue. La Lauri chiama per sapere dove siamo, in preda ad una semi-sbronza da sake: vabbeh, sarà per un'altra volta. La Cinzy ed io prendiamo il tram.

Sale un personaggio a dir poco inquietante: un trans sformato, tutto sudato, scalzo e con un'evidente macchia di umido a livello genitale. Poi guardo meglio e noto degli strani lividi lungo tutto il braccio, come quelli che possono lasciare delle corde troppo strette ai polsi. Una figura tragicomica.
Arrivo a casa dopo una mezz'oretta ed inizio a pensare. Chissà cosa staranno facendo i miei amici. Chissà cosa starà facendo quel trans. Chissà cosa starà facendo il prof di economia. Chissà cosa starai facendo tu.
Un'invisibile carezza, e mi addormento secco.
Filippo

giovedì 14 giugno 2007

Sempre più Fiorda

Musica, televisione e teatro. Fiordaliso rinasce come artista e pubblica un nuovo singolo, dal titolo “Io muoio”, con Gianni Fiorellino. Tutto qui? Assolutamente no. Dopo due anni trascorsi alla corte di Magalli in Piazza Grande, la “Fiorda” nazionale conquista l’occhio di bue con il musical “Menopause”, successo di pubblico e di critica. Non si dimentica, però, della sua città d’origine: e così Marina Fiordaliso torna ad esibirsi per i suoi fan piacentini, al Chikos di Borgotrebbia, cantando i suoi brani più famosi e scherzando amichevolmente con il pubblico. D’altronde lo diceva, lei, che “non voleva mica la luna”.
Com’è nata questa collaborazione con Fiorellino?
- Siamo amici dall’ultimo San Remo a cui ho partecipato e il nostro rapporto è diventato più saldo con Music Farm. Un giorno, poi, mi ha chiamato per presentarmi questa canzone scritta e messa in musica da lui; aveva bisogno di una voce femminile ed io mi sono innamorata di questo brano. Per la prima volta è una storia d’amore di un ragazzo giovane e di una donna più grande: nessuno aveva ancora messo in musica questa cosa -.
È previsto anche un album?
- Sì, c’è un album in cantiere che dovrà essere ultimato in autunno -.
C’entra qualcosa tutto questo con il cambiamento di manager?
- Un po’ sì, ma la colpa è soprattutto di Fiorellino. Diciamo che ho cambiato più in generale la mia vita negli ultimi anni, ho fatto teatro con Marisa Laurito e Fioretta Mari ed è stata un’esperienza stupenda. “Menopause” è stato un grandissimo successo e l’anno prossimo abbiamo intenzione di riprenderlo. Ho veramente cambiato la mia vita, e dunque dopo tanti anni ho cambiato anche manager -.
Teatro, dunque: cosa le ha lasciato questa esperienza?
- Delle amiche prima di tutto. E poi più sicurezza, voglia di cambiare direzione: quando c’è un cambiamento nelle persone è sempre positivo. Marisa e Fioretta sono grandissime professioniste, mi hanno insegnato un sacco di cose. Grazie a “Menopause” ho avuto tanti riconoscimenti che non mi aspettavo, e quindi questa è una strada che vorrei assolutamente continuare -.
In televisione ha lavorato a Piazza Grande…
- Sì, ho lavorato a Piazza Grande per due anni, ma adesso ho deciso di lasciare tutta la tv in stand-by -.
Non farebbe nemmeno un reality?
- Beh, io ho partecipato a Music Farm che è un reality un po’ particolare perché lì ognuno fa il proprio lavoro. Per il resto non saprei, andrei volentieri all’Isola dei Famosi per migliorare la mia forza e per vedere dove riesco ad arrivare: dev’essere davvero un’esperienza tosta -.
Altri progetti per i prossimi mesi?
- Io ne avrei tanti, ma non saprei davvero come organizzare la giornata. Anche perché a fine mese inizio una tournée in Canada, poi devo andare in Russia, in Lettonia, in Israele, in Turchia... non so davvero come farò con tutti questi impegni. E poi vorrei tanto che la musica italiana tornasse in auge. Sto facendo guerra ai network, queste grandi radio che mettono tutte quante la stessa musica: così passo a tappeto tutte le altre radio d’Italia, perché tutte insieme queste emittenti hanno molti più ascoltatori di quei cinque o sei network che impazzano -.
Filippo Piva
da Libertà del 11/06/2007

giovedì 7 giugno 2007

Claudia from Roma sta bene

C'era una volta una ragazzina carina, bionda con gli occhi azzurri, che aveva sempre un bel sorriso con tutti e una parola buona per ognuno. Ma io non la conosco.

C'era, invece, una ragazza coi capelli scuri ed un accento tipico del raccordo anulare di Roma, che non aveva idea di cosa volesse dire "parlare a bassa voce" e giocava col fango nelle pozzanghere. Questa ragazza si chiama Claudia, e la conosco bene.

L'ho incontrata durante il mio periodo più buio, una sorta di Medioevo interiore, in cui avevo perso completamente il lume della ragione e proseguivo lentamente nelle tenebre dell'ignoranza aggrappandomi alla veste di una fiducia malriposta: insomma, quando ero parte di CL.

Fortunatamente ne siamo usciti (quasi) indenni, nonostante gli anni spesi in psicanalisi ed in CdRpEC (Centro di Recupero per Ex-estremisti Cattolici), e siamo rimasti buoni amici. Il nostro rapporto si è evoluto dopo la collaborazione alla hit che l'ha resa famosa a livello internazionale, dal titolo "Claudia from Roma", che tutti quanti ricorderanno per il ritornello:

"Non guardare il sedere a patona,
sono sempre la Claudia from Roma
prima avevo casa in mezzo a Piazza Navona
adesso sono qui a Castello e faccio la bat*ona"

Oggi la mia amica Claudia ha fatto un incidente in macchina, ed ha dovuto annullare i concerti nelle date di sabato e domenica, che l'avrbbero vista rispettivamente sul palco del New York Star Festival e del Parpanese Salsiccia's Sagra. Per il rimborso dei biglietti, rivolgersi "Mucca ke peta & co", la sua casa di produzione.

Poichè i suoi numerosi fans hanno letteralmente preso d'assalto l'ospedale di Castel San Giovanni, accendendo ceri, portando fiori e decidendo di trascorrere la notte sotto la sua finestra, in qualità di suo amico intimo vorrei tranquillizzare tutti quanti: sta bene, ha solo dovuto mettere il collarino. E Basta.

Documentiamo questa notizia con le foto esclusive della degenza della super-star Claudia Savioli, vincitrice del premio 2007 come "Donna più raffinata del mondo", che ha dichiarato: "Mi ruga il cazzo passare la notte qua per 'sta minchia di collarino, se devo pisciare come faccio? Merda!".

Filippo

mercoledì 6 giugno 2007

Econominkia

L'esame di economia si avvicina. Diminuiscono le pagine da fare, cresce l'ansia. Non troppa, a dire il vero, pensavo peggio. Fatto sta che tra qualche giorno mi siederò accanto al mitico Barby (o all'assistente, ma spero in lui) per trattare allegramente di costi marginali e aliquote fiscali. Mamma mia.

In questi giorni il ripasso è stato abbastanza blando, qualche schema, qualche definizione. E ricordo ancora le lezioni di economia, quando ogni 10 minuti si sentiva la graziose voce del Dottore che faceva una domanda a caso per sentirsi dare la risposta che già aveva inserito nella domanda. Gradevole, come le unghie di un trans sulla lavagna.

Oppure le nostre "amiche" del secondo o terzo (o quarto, chissà) anno, quelle che il primo giorno, davanti all'esempio dell'equazione y= 2x + 12, si misero a bisbigliare il fatidico: -Questo me lo imparo a memoria-. Tenerissime, le oche di economia.

Quanti aneddoti da ricordare. Come quello indimenticabile della ragazza (o erano due?) un po' in carne che si stava ammazzando con il laccio dello zaino, per uscire dall'aula durante la spiegazione e rispondere a una chiamata sul cellulare. Ricordo ancora la paura di un terremoto, le risate di Davide e i geologi accorsi per analizzare l'evento.
O ancora le sane dormite in aula dopo il pranzo da Pastarito. Quando il caldo ti entrava nelle ossa, le poltroncine blu ti invitavano a rilassarti e le luci soffuse davano il colpo di grazia. E' fantastico vedere l'effetto che un piatto di fusilli gorgonzola e noci può fare sui miei appunti: pagine bianche, intervallate da qualche numero e qualche linea. Comprensibili come un dislessico con sei big-bubble in bocca.

Ritornando all'esame, ho deciso che sosterrò la tesi della società dei consumi. Se tutti spendessero tutto, metà della parte di macroeconomia sarebbe del tutto inutile. Quindi oggi vado all'Outlet di Serravalle e vedo di mettere in pratica questa meravigliosa teoria. Ma non solo: comprerò solo vestiti di stilisti italiani, per aumentare il nostro PIL e ridurre al minimo le importazioni. E piuttosto di comprare roba francese, mi vesto all'Oviesse come la Pieruga.
Un saluto a tutto il club del profitterol marginale.
Filippo

lunedì 4 giugno 2007

Visco - Gate

In questi giorni impazza il caso Visco. Cerchiamo di fare un po' di luce sui fatti accaduti, nonostante sia piuttosto difficile: il telegiornale ci riporta più i commenti di questo e quest'altro, e si preoccupa molto meno di spiegarci cosa sia successo di fatto. Ma fa sempre così, dunque non lamentiamoci e riflettiamo.

Quello che ho capito è: Visco, viceministro del Governo, richiede lo spostamento di alcune alte cariche della Finanza che stavano lavorando ad alcuni importanti casi, come quello di Antonveneta, di Parmalat e del Corriere. Ovviamente, quando il fatto viene scoperto, scoppia la bufera. "Dimissioni immediate" urla la destra "e già che ci siamo, crisi di Governo e Prodi a casa", giusto per prendere due piccioni con una fava. "Visco è innocente" replica la sinistra "poverino, lui lavora per voi e lo trattate in questo modo?". E così inizia un dibattito degno della seconda elementare. Forse terza, non di più.

Ora: analizzando con un attimo di calma la questione, a me viene istintiva questa proposta. Visco ha fatto evidemente qualcosa, il problema è capire se questo "qualcosa" sia lecito o meno. Nel dubbio, la prima cosa da fare è spiegare i motivi di quella richiesta. Se i motivi non ci sono, o non si possono dire o ancora non c'è stata alcuna richiesta, il secondo passo dovrebbe essere quello dell'auto-sospensione: io, Visco, aspetto che siano fatte le adeguate indagini e venga alla luce tutto, e soltanto una volta chiarito l'equivoco torno a far parte del Governo, con la sicurezza di chi ha provato di essere nel giusto.

Non è corretto, invece, cercare di insabbiare qualcosa, se di insabbiamento possiamo parlare. I responsabili del buon nome del Governo Prodi dovrebbero iniziare a capire che una difesa a spada tratta di un proprio componente non è assolutamente quello che gli italiani vogliono vedere, anzi. Gli italiani vogliono trasparenza, vogliono potersi fidare di chi li guida.

E se Visco fosse colpevole? Il Governo farebbe un'emerita figuraccia e allora sì, che perderebbe credibilità. Non perderebbe credibilità, anzi ne guadagnerebbe, nel voler invece analizzare a fondo l'operato di un suo uomo, che tanto per ricordare è lì per fare un lavoro e non perchè amico intimo e degno di fiducia sopra ogni cosa. Una volta risolto il tutto la soluzione sarebbe semplicissima: Visco colpevole, fuori immediatamente dal Governo e dritto nelle mani della giustizia; Visco innocente, riprende il suo posto e ci guadagna soltanto in buon nome.

Forse è ora che la politica si svegli ed inizi a pensare realmente al nostro Paese: perchè quello che continuano a fare con queste liti, questi scandali, è del tutto estraneo al nostro interesse.
Questa è meta-politica, cari signori. Bella merda.

Filippo


P.S. Tanti auguri alla mitica Miky Piadina che ieri ha compiuto 20 anni... un bacio grossissimo dall'unico vero rivale di Justin, nonché inventore del nomignolo Miky from the block!

sabato 2 giugno 2007

Saggezza popolar-musicale

Ci sono canzoni che ti restano nella testa e nel cuore. Ma questo non sarà esattamente un intervento sulle canzoni più belle, tant'è che qualche tempo fa un saggio disse "non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace". Probabilmente era un pubblicitario, forse Annamaria Testa, ma non ne sono sicuro.
Il post di oggi riguarda quelle frasi tratte dalle canzoni che più mi sono rimaste impresse. Quelle che tiri fuori come citazione nelle occasioni giuste, giusto per tirartela con gli amici. O perchè speri che possano dare la soluzione al problema del momento. Dunque, iniziamo con delle piccole chicche di sagezza popolar-musicale. Se anche voi avete delle frasi cult, scrivetele tra i commenti o sulla Lavagnotta, le analizzeremo con l'adeguata attenzione. Thanks.


"... you never know what you have until it's gone..."
Still - Jennifer Lopez
Non sai mai quello che hai finché non l'hai perso. A chi non è forse capitata una situazione simile? Il fatto è che questa frase ha una doppia valenza: può servire per tagliarsi con più insistenza le vene dopo una rottura, oppure per far scattare in noi quella scintilla d'orgoglio che basta per convincerci che, sì, si accorgerà dell'errore che ha fatto. Triste, ma efficace.



"... you will wake up one day, but it will be too late..."
Hung up - Madonna
Ti sveglierai un giorno, ma sarà troppo tardi. Questa potrebbe benissimo essere la continuazione dell'interpretazione orgogliosa della precedente. Basta con gli indecisi, basta con gli eterni tira e molla. La regina delle disco ha decretato: io vado, un giorno ti pentirai di non avermi seguito.



"... don't worry if the sun don't shine, you've seen it before..."
Don't give up - Chicane feat. Bryan Adams
Non preoccuparti se il sole non sorge, l'hai già visto prima. Finalmente un'iniezione di positività degna delle pubblicità dell'Unieuro. Perchè si sa, l'ottimismo è sempre il profumo della vita, caro Gianni. Non so perchè, ma questa frase mi dà una carica bestiale. Per la serie: smettila di cercare in ogni istante mille rassicurazioni e inizia a darti da fare. Bella Bryan!

Queste sono soltanto tre delle grandi frasi musicali che mi sono più rimaste impresse. Aspetto di conoscere le vostre, e come sempre: "Scrivete, scrivete, scrivete!".

Filippo


P.S. Tanti auguri di Buona festa della Repubblica a tutti quanti! Non so se per questa data sia adeguato gli auguri, ma a me andava di farli e li faccio!

venerdì 1 giugno 2007

Hitlist Maggio 2007

Il mese di maggio si è appena concluso. Non so voi, ma da piccolo i miei genitori mi dicevano sempre che nel mese di maggio era opportuno fare dei "fioretti", essere buoni con tutti ed andare al rosario ogni sera. Conclusa definitivamente la mia parentesi in CL (per la serie, più in basso non potevo andare, ora posso solo risalire), al giorno d'oggi i fioretti continuo a farli, ma perchè mi va di farli e non perchè è il mese di maggio.

Oggi mi sento un pochino polemico, dunque è la giornata ideale per tirare le somme del mese che è appena trascorso stilando la classifica delle "cose da ricordare di maggio 2007". Chart-run-down (grazie Top of the Pop) dalla 5 alla 1.

5) Fine primo anno accademico. Dopo 5 anni trascorsi al liceo e dopo 18 anni trascorsi nella cittadina di Castel San Giovanni, pensavo che il trasferimento a Milano e l'inserimento nel mondo IULM fosse qualcosa di difficilissimo. "Guarda che se la tirano tutti!". Pregiudizio più che smentito dalle fantastiche persone che ho conosciuto proprio grazie all'università e che adesso voglio salutare con un elenco talmente veloce che non rende giustizia (sperando di non dimenticare nessuno, in caso contrario insultatemi e vi inserirò all'istante). Un ciao immenso a: Dave, Christian, Ylenia, Granatina Mumu, Marty, Feli, Dario, Vale, Laura, Pier, Bea, Miky Piadina, Monica Piadina, Sara Ciao, Stefano, Miky Bionda, Roby, Fra Trapani, Cinzia, Bene, Taryn, Giorgy, Manuel, Elena, Sara Corte, Elisa, Federica, Meme, Chicco, Chiara, Lilly, Marcello, Nico, Chiaretta, Viola, Stefania, Giorgio Dmt, Johntra, Sex Bomb, Marty The Best, Lara, Ludo, Marghe, Veronica Tonelli, Maddy, Giò, Matteo, Vergani, Elia, Zillo, Moreno, le oche di economia, Attila, Alice Fallica, il Dottore e la sua assistente. Un grazie a tutti, o quasi.

4) Mia madre ha ricominciato a lavorare. Questo vuol dire che non me la devo più sorbire a casa tutto il giorno, ma soltanto la mattina. Ma non solo: visto che aveva passato anni a subire le cattiverie di una titolare ignorante, sono molto contento anche per lei che adesso ha trovato un ambiente di lavoro piacevole. Pensate però che la tranquillità lavorativa le abbia tolto la voglia di chiamarmi 3 volte in una sera per sapere dove sono, con chi sono e quando torno? Illusi... o illuso io.

3) Il Milan ha vinto la Coppa dei Campioni, l'Inter ha vinto lo scudetto, la Juve è tornata in serie A. Al che una persona normale pensa: "Saranno tutti felici". E invece no, iniziano le polemiche del "lo scudetto mettetevelo nel c...", "voi siete ineleganti", "ok scusa, ma dacci un taglio", "almeno noi vinciamo senza rubare", "vuoi che ti spacchi la faccia", etc etc etc. Il tutto nella miglior tradizione calcistica italiana.

2) Italia - Francia: 2-0. Dopo il trionfo ai mondiali, ecco che si ripresenta la medesima sfida, ma questa volta non sul campo da calcio. Dopo una settimana passata ad insultare le baguettes, a pretendere la restituzione immediata della Gioconda ed a sostenere l'idea che forse la ghigliottina non è poi un rimedio così barbaro, la Francia ha fatto ritorno in patria con la coda (non proprio la coda...) tra le gambe. O almeno si spera.

1) Riprende l'attività del blog di Marvellouse. Vabbeh, che vi aspettavate, è la classifica del blog, dovrà pure comparire questa notizia, no ?! Ok, diciamo che questa è una meta-classifica (giusto per gli amici di epistemologia). Dopo qualche mese di inattività, ritorna ai fasti imperiali il blog più irrevente e pungente della rete. Dopo queste definizioni mi sento molto Mastrota, dunque passo e chiudo prima di perdere quel briciolo di autostima che mi rimane.

Filippo