sabato 16 giugno 2007

Il compleanno di Jack Sparrow


Mercoledì, giornata di svacco totale. Archiviato mentalmente l'esame di economia, nonostante qualche piccolo effetto collaterale che ancora mi spinge a preferire prodotti italiani per aumentare il PNL, mi ritrovo alle 12 in punto vicino a Spizzico, in piazza Duomo, con la Michi Piadina e la Granatina Mumu.
Scopo della riunione: trovare un regalo per Davide che quella sera avrebbe fatto una festa di compleanno. Ma si sa, si pensa meglio a stomaco pieno, dunque fiondiamoci da Spizzico e vediamo di drogarci per benino di carboidrati. Che poi la pizza che fanno lì è qualcosa di incredibile: credo sia l'unica che masticata per bene ed impastata intorno alla lingua potrebbe far uscire una bella bolla, proprio come le Big Bubbles. A proposito, le vendono ancora? E' un sacco che non ne sento parlare.
Finito il salutare pasto, girovaghiamo per il centro alla ricerca di un'ispirazione. Nel frattempo incontriamo Vittorio e Marco del reality "La sposa perfetta". Non era bastato sapere che Sara, un'altra concorrente di quel programma, faceva la nostra scuola e frequentava abbastanza assiduamente la biblioteca del secondo piano (per i non Iulmini, quel luogo potrebbe essere una piazza, un parco divertimenti, un pub, un internet café... insomma, tutto ma non una biblioteca: c'è più rumore che in stazione centrale). Vabbeh, quanti Vip... e io che non sono ancora riuscito a incontrare Guendalina del Grande Fratello. Maledizione.
Ma torniamo al problema: cosa regalare ad un patito di cinema, con una sfrenata passione per i Pirati dei Caraibi e per i film di Tim Burton? L'idea di regalare il set da mare di Jack Sparrow mi viene bocciata in tronco. Eppure a me piaceva. Valle a contraddire, 'ste donne.
Intanto che guardo la vetrina di David Mayer, che è sempre una fonte di ispirazione, mi si avvicina una tipa e mi fa: "Ciao!". E mi guarda.
Al che un po' imbarazzato inizio a fare la lista di quelle che conosco, ma questa proprio non c'è. "Ciao... ma ci conosciamo?". No, non ci conosciamo. Cerca volti nuovi per un'agenzia di spettacolo. Che ridere.

Dopo essermi assicurato che non avrei dovuto pagare mezzo euro, le lascio il nome e il numero di telefono. Le mie amiche ridono qualche metro più in là, pronte a sfottermi per il resto del pomeriggio. Se non fosse che Alessia (si chiamava così la tipa), si rivolge anche a loro e chiede generalità etc etc. Grasse risate, soprattutto quando la Michi si rifiuta di ammettere la propria esperienza precedente nel mondo del porno amatoriale. Dai, non essere modesta.

Poco dopo ci raggiunge la coloratissima Sara Ciao, che ci accompagna alla Fnac. Qui troviamo un poppante alto 1 metro e 20 attaccato ad uno schermo più alto di lui. Sta giocando con la Playstation 3 al gioco dei Pirati dei Caraibi. Illuminazione divina.

Acquistiamo e andiamo. Convinco la Granatina Mumu ad utilizzare il nuovissimo navigatore regalatole dal padre (Signor Lucchesi, nel caso ne avesse un altro, il mio numero lo sa sua figlia) ed a raggiungermi in viale Bacchiglione, sotto casa.
La Mumu arriva alle 8 con la sua carissima Matiz. Canna il parcheggio, glielo rifaccio io perchè sono troppo in ansia per i suoi specchietti. E poi via verso Porta Genova.

La Michi Piadina ci aspetta là. Arrivati, scopriamo che la destinazione, un pub chiamato Alchimia, è molto più vicina a viale Bacchiglione che non a Porta Genova. Evvai così. Troviamo il locale e aspettiamo Davide. Che arriva da lì a poco, accompagnato dallo Zillo. Ma che riesce a trovare parcheggio soltanto mezz'ora dopo. Olé.

Entriamo e ordiniamo da bere. Nel frattempo arriva Simo, che arriva ma non prende niente. La cameriera fa la faccia indignata, Simo la manda simpaticamente a cagare. Ma a bassa voce, perchè è un ragazzo educato.

Arriva il mio Cosmopolitan, vecchio amico. Ricordo ancora della mia piena pomeridiana a base di quel cocktail insieme alla France. Un'esperienza unica, che però non posso raccontarvi qui, ci vorrebbe troppo tempo.

Fatto sta che a casa non avevo mangiato nulla, convinto che all'Alchimia ci fosse l'Happy Hour. Giustamente mi fanno notare che non si fanno gli aperitivi alle 21 e 30. Mentalmente mi do del pirla, e butto giù il Cosmo a stomaco vuoto. Tempo 10 minuti ed inizio a ridere come un deficiente: tipico effetto Cointreau.

Usciti dall'Alchimia, portiamo a casa la Michi (che col suo cavolo di collegio ha gli orari fissi) e ci imbarchiamo per il Mom, un pub con un parchetto intorno, pieno zeppo di cannaioli, birrari e studenti con tanta voglia di ridere e di tirare bottiglie vuote contro le macchine parcheggiate. Incontriamo anche Giorgio dmt che ci comunica il suo 30 in cinema. Grandissimo.

La serata si conclude davanti al chiosco del lurido, dove Simo e lo Zillo decidono di sfidare le leggi del colesterolo e si buscano rispettivamente un panino con la cotoletta ed un hot dog con i wurstel. Evviva la dieta mediterranea.

Morale della favola:
1) se hai un Cordon bleu in frigo e ti invitano all'Alchimia alle 9, vedi di cucinartelo prima di uscire di casa;
2) se decidi di andare al Mom in macchina, ti conviene parcheggiare un po' lontano dal boschetto.

Filippo

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Spero vi siate divertiti...non era proprio quello cha avevo in mente però...grazie per l'articolo

Anonimo ha detto...

Tranquillo...ci siamo divertiti!! cmq mmmmmm... belle le mio foto!! ma hai dimenticato una cosa...il simpatico vecchio di merda della gelateria!! Bacio

Anonimo ha detto...

Ah, mio padre non sembra molto convinto di regalarti il navigatore...già non era convinto sul mio!!

Anonimo ha detto...

sisi ci siamo proprio divertiti mi dispiace solo esser andata via così presto...sigh!!
Cmq grazie Fil per aver rivelato alla tipa i miei trascorsi nei film amatoriali hard...ihih!!
bacio

Anonimo ha detto...

ohhhhhh...mio tenero alcolista,tutto fuorchè ANONIMO, non ti sei scordato della nostra p.p.p. (pesante piena pomeridiana)....dobbiamo ripetere al piu presto!!!!!!!!!!!!!!france