giovedì 18 agosto 2011

Punti di domanda

Eccomi qua. Tornato dalle vacanze in Salento. Il caro Dario, citando il film "Benvenuti al sud", mi disse prima della partenza che "chi arriva in Puglia piange due volte, quando arriva e quando parte". Verissimo. Lacrime di terrore all'arrivo, lacrime di gioia alla partenza.

Scherzi a parte, NON visitate il tacco d'Italia in pieno agosto. Vedreste un mare meraviglioso, e una spiaggia talmente affollata da non trovare spazio per stendere la salvietta. Sognereste di orecchiette, pesce e grandi abbuffate di specialità tipiche a buon mercato, e trovereste posto solamente in localacci insulsi e cari senza motivo. Come la trattoria braceria Macarò di Gallipoli, alla quale - dopo una fregatura colossale da 40 euro a testa, con piatti che nemmeno la mensa di Cavatigozzi oserebbe proporre e servizio ancora più scadente- ho promesso cattiva pubblicità a vita. E quando io prometto, mantengo.

Detto ciò, il posto dev'essere senz'altro meglio di quanto abbia visto io. Peccato, per me è stata una grossa delusione. Condita, oltretutto, da un'altra delusione ancora più grossa. Ma a dire il vero, questa è l'ultima cosa di cui mi va di scrivere. O forse l'unica cosa di cui varrebbe la pena scrivere, ma non adesso, è troppo presto.

A Cremona fa veramente caldo, molto più che in Puglia. Ma secondo me è l'umidità. D'altronde l'estate ormai dura fino a ottobre, e l'autunno possiamo anche dimenticarcelo, perché non ci sono più le mezze stagioni. E quando si torna al lavoro dopo le vacanze, ci si sente ancora più stressati di prima della partenza, almeno per qualche giorno. Insomma, tento di immergermi nella superficialità e di sorridere a mille denti. Da qualche parte ho letto che il movimento dei muscoli facciali permette il rilascio delle endorfine, le molecole della felicità. E allora sorrido, perché so come farlo, ma con un grosso punto interrogativo nella mente.


Filippo

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