mercoledì 11 luglio 2007

Nottata NO

Pessima nottata. Sorvolando sulle paranoie varie ed eventuali che hanno accompagnato il mio sonno (Corte, mi sa che sono diventato schizofrenico proprio come te), sonno che a dire il vero è stato più che altro un continuo rigirarsi nel letto, voglio ufficialmente aprire una petizione affinché venga impedito alle zanzare di entrare nelle camere da letto altrui.

Che poi chissà perchè questi esserini piccolissimi riescono a fare un casino allucinante quando ti passano accanto all'orecchio durante la notte. E tu (per non dire io), cretino, lì a riempirti di manate e schiaffi per cercare di acchiappare 'ste zecche con le ali, con un unico risultato: loro continuano a svolazzare e tu ti innervosisci.

Io a mia madre avevo detto di comprare il Raid. Ma quella è paranoica più di me, e pensa che faccia male tenere un antizanzare acceso in camera mentre si dorme: io, modestamente, penso che sia molto più dannoso per la mia salute (psichica) avere un insetto rompicazzo che mi impedisce di riposare. Vabbeh, W la Padania!

Ucciso lo svolazzante tormento all'alba delle 2 e 34, grazie ad una mirata azione terroristica conclusasi con la morte dell'intruso, appoggio la mia arma di distruzione, il catalogo delle vacanze in Spagna dei Viaggi dello Zodiaco, e mi assesto sul cuscino con l'orgoglio di un cacciatore in pensione. A proposito, tanti saluti al mio nonno!

E dormirono per sempre felici e contenti? Illusi.

Sono le 6 e 20 quando mia madre mi ricorda felice che quella mattina sarebbero venuti i tecnici per installare il condizionatore. E secondo voi dove devono passare i tubi del condizionatore se non nella mia cameretta ordinata come una roulotte di zingari in vacanza a Rapallo?

Dunque mi alzo, prendo l'inseparabile cellulare, sorrido mezzo secondo nonostante le paranoie della sera prima, e mi rimetto a letto, nella camera dei miei. Con la finestra spalancata "per far cambiare aria, tesoro" ed una graziosa temperatura da febbraio 2006.

Ma ho troppo sonno per lamentarmi del fatto che mia madre telefoni al nonno lasciando ogni porta aperta ed urlando senza ritegno, un po' perchè mio nonno è sordo, un po' perchè mia madre ha un rapporto con la tecnologia simile a quello tra Albano e la Lecciso. E se dopo 6 anni mi chiama ancora per metterle sotto carica il telefonino, allora non ci sono proprio speranze.

Stoico, decido di non badare a nulla. Ma le 7 e 30 arrivano presto. E se alle 7 e 45 due simpatici cinquantenni iniziano a trapanare i muri della tua casa, non c'è porta chiusa o stanchezza che tenga. Mi alzo alle 8 dopo un quarto d'ora di bestemmie mentali in aramaico: Mel Gibson sarebbe orgoglioso di me.

Filippo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella nottata davvero.........ma se non altro tu non ti gonfi come una zampogna con tanto di febbre se ti morsicano!!!! :))))
Bacio