
Purtroppo non sono riuscito a visitare l'Alhambra, con grande delusione di mio padre che è un accanito fan dell'omonima Seat. W le monovolume.
Tuttavia la cattedrale, il quartiere di Albaicin, la Plaza Nueva e tante altre piccole meraviglie hanno reso indimenticabile la nostra permanenza nella mitica Granada. Un grazie particolare ai gestori della tavernetta Minotauro, che ci hanno allietati con delle deliziose tapas e la migliore sangria che abbia mai bevuto.
Un po' meno grazie a chi ha progettato la rete urbanistica della città. Si narra che anche nel medioevo, la città fosse un'autentica fortezza, perchè anche i nemici più agguerriti restavano letteralmente disorientati davanti alla stupidità dei sensi unici del reticolo stradale. Vabbeh.
Terminata la parentesi culturale della vacanza, eccoci finalmente sulle spiagge meridionali di Torremolinos, una ridente cittadina della costa del Sol. Qui si guadagna in mare, spiaggia e locali notturni, ma si perdono irrimediabilmente la cultura ed il fascino spagnoli.
Per fortuna ci pensa la spiaggia Bolonia, direttamente sull'oceano Atlantico a risollevarci il morale: un vero paradiso naturale, con tanto di stupefacente collinetta di sabbia che sovrasta la pineta circostante. Un vero spettacolo.

Ma vi state forse chiedendo quali personaggi, quali storie si celano dietro a questi 10 giorni passati in terra straniera? No? Antipatici che siete.
Comunque sia nei prossimi giorni, potrete leggere curiosità, speciali e quant'altro sulla mia personalissima avventura andalusa. Che vi piaccia o no. A presto
Filippo
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