mercoledì 27 febbraio 2008

Lo sgambetto di Hillary

Il sondaggio proposto nelle scorse settimane da Marvellouse per quanto riguarda la prossima presidenza USA ha dato un risultato ben poco netto: Obama, la Clinton e McCain si sono incolonnati uno in fila all'altro in un trenino che non si vede neanche a Capodanno quando suona la mezzanotte. Chiude la fila Romney, il nuovo Bush conservatore e un po' bigotto. Logico ed assolutamente giusto.

Ma se in casa repubblicana tutto quanto fila alquanto liscio, con McCain ex soldato in Vietnam che promette rivoluzioni e fa storcere il naso ai più tradizionalisti, nel giardino dei democratici è ancora lotta durissima.
Certo, Hillary aveva voglia di tornare alla Casa Bianca. E magari farsi qualche stagista nella stanza ovale per ripagare il giocondo Bill con la stessa moneta. Ma a rompere le uova nel paniere della Clinton è stato un giovane di colore, un certo Barack Obama che negli ultimi mesi è passato in vetta ai nomi più ricercati su internet, superando le tette di Pamela Anderson e i ricoveri di Britney Spears.

Il nome lascia l'amaro in bocca, almeno agli italiani. Baracca. Ma gli americani non hanno colto l'assonanza, iniziando a votare il calimero della poltica in pieno delirio da fan di Martin Luther King. Per Hillary è stata una tragedia. Ha pianto in diretta, imparando la lezione dai ben più scaltri protagonisti di Amici di Maria De Filippi. Così ha vinto una sfida, ma la Celentano ha infierito dichiarandola "un'offesa per la danza". Un momento, mi sa che sto facendo un po' di casino.

Fatto sta che negli ultimi giorni le redazioni dei giornati hanno ricevuto una foto di Barack vestito da musulmano. Niente di che, secondo i sostenitori di Obama: una foto turistica con il costume tipico del Kenya scattata qualche anno fa mentre era in visita alla nonna. Uno shock per l'opinione pubblica americana: Obama si sarebbe finto cristiano per arrivare alla Casa Bianca, per poter collaborare poi in segreto con Al Qaeda e distruggere il mondo. E le preferenze calano del 3% in poche ore.

Ma a diffondere questa foto, di per sé innocua, ma dal retrogusto esplosivo e diffamante, sarebbe stato proprio lo staff della Clinton. A rivelarlo è l'irriverente Matt Drudge, giornalista che già all'epoca di Bill aveva diffuso per primo lo scoop dell'inciucio con la Lewinsky. Un amico di famiglia, insomma.

In ogi caso, il testa a testa democratico continua senza sosta: chi vincerà alla fine? Chi conquisterà l'armatura d'oro? Una gara come questa non si vedeva dai tempi dei Cavalieri dello Zodiaco...

Filippo

venerdì 15 febbraio 2008

Iulmusic

Un post velocissimo giusto per segnalarvi l'apertura di uno nuovo spazio dedicato alla musica pop in generale. E' un blog aperto nell'ambito delle lezioni di giornalismo, ma che spero diventi qualcosa di molto più vivo. Per informazioni, se volete richiedere qualcosa e/o collaborare, o anche semplicemente curiosare, l'indirizzo è il seguente:


Grazie anticipatamente. Si aspettano consigli, critiche, giudizi.
Filippo

mercoledì 13 febbraio 2008

Una grande avventura

"My dream is to fly
over the rainbow, so high..."

Chi deve intendere, intenda. Un bacione

Filippo

sabato 9 febbraio 2008

Frozen Moment

Vi capita mai di fermarvi improvvisamente e pensare?
Pensare che forse non è detto che tutto andrà come voi avevate previsto.
Pensare che a volte ciò che succede non dipende da voi, e tutto quello che potete fare è provarci.
Pensare che il più delle volte sbagliate a pensare troppo.
Gran brutto difetto, il mio. Penso troppo.
E credo che non sia soltanto colpa mia. Fin da quando ero piccolo, sono stato cresciuto con l'abitudine di riflettere bene prima di fare qualsiasi cosa. Di pensare alle conseguenze, di cercare sempre di fare la cosa più giusta. Insomma, una sorta di eterna etica teleologica, in cui ciò che contava, alla fine dei conti, era pur sempre ottener il risultato migliore. Ma migliore per chi, poi?
Minchia che pressione.
E se provassi a lasciarmi andare?
Se provassi per una sola volta a pensare a me stesso prima degli altri, cosa succederebbe?
Ho limato il mio essere per piacere agli altri. E sono stato bene, facendo questo, non lo nego.
Eppure adesso sembra che quelle limature stiano iniziando improvvisamente a sanguinare.
E' successo così. Uno sguardo, un botto, una porta che si chiude, una telefonata che non arriva e una mano che trema su un divano beige.
Qualcuno ha detto che di una persona si apprezzano le qualità, ma ci si innamora dei difetti.
E cosa succede a chi i propri difetti li ha sempre repressi?
Boom.
Filippo