Certe notti (e inizio con una citazione del
Liga, contenta Mumu?!) in quel di Viale Bacchiglione non si ha proprio sonno. Quando la mia
Patasgnauzi (all'anagrafe Elisa) supera la soglia delle 22 e 30 (ora media della sua dipartita), spesso e volentieri si rimane a parlare fino a tarda notte dei più disparati argomenti. Esami, sogni, amici e cazzate varie. L'ultima categoria è ovviamente la più ampia, vista la vastità di questo argomento e la ancor più vasta deficienza dei protagonisti di queste discussioni. Questo è il resoconto della scorsa notte.
"Pata, ma stavo pensando... ma sai che la lingua italiana è una lingua veramente espressiva?"
"In che senso?"
"Eh, nel senso... quando dici una parola, parte del suo significato sta già nel suono che emetti!"
"..."
"Tipo, quando a una dici "puTTana" o ancora peggio "TRoia"... insomma, si capisce già dal suono che è un offesa"
"Vero... tipo "STRonzo"... minchia, è bruttissimo, senti quanto disprezzo nella parola "STRonzo", ti offende proprio anche il suono!"
"Vedi, anche le offese hanno il loro perché... tipo, se a una do della "ZoCCola" la offendo meno rispetto a quando le do della "TRoia"... insomma, la Z e la C sono più amichevoli, tipo in amicizia... invece la T e la R sono più aggressive!"
"E poi noi italiani siamo tra i pochi che hanno la R rotante... senti, "STRRRonzo", senti come ruota, è proprio una R di disprezzo!"
"Anche gli spagnoli..."
"Sì, ok, ma tipo guarda i francesi: loro con quella R risucchiata non ti offendono per una sega... o anche gli inglesi, senti quanto è innocente "Bitch"... E senti invece "TRoia" cos'è devastante"
"Cazzo, è vero... per non parlare di "BaSTaRDo" che ti umilia"
"Eh, già, è la R roteante con la T e le altre consonanti dure che esprimono il disprezzo..."
"Minchia, troppo vero... Vabbuò, STRa-noTTE Pata"
"Cretino. Notte"
Filippo