Ore 15:25. Siamo al bar dello
Iulm; mentre sto ripassando con la
Corte, decido che è
Esta-thé time e mi avvio al banco per prendermi la lattina in questione. E' rimasto solo quello alla pesca, ma questa è un'altra storia. Accanto a me, appoggiati sul bancone, trovo un vecchio cumenda che probabilmente insegna "
Economia della comunicazione di qualcosa" lì in università. Si avvicina una bella mamma bionda, visibilmente dell'est, con tanto di stivali neri in pelle, tacchi a spillo e un povero neonato in braccio. Il vecchio vuole mettere alla prova ancora una volta la sua capacità di fare lo splendido anche con un piede nella fossa ed un recente passato fatto di dialisi e dolori alla prostata. Si avvicina alla biondona e dice:
-We, ma che bel bimbino. Come si chiama?-
-Fr'ncescu'-
-Ah, allora sei Checco!-
-No, no, è un' femminucc'-
-Aaaaaah, mi scusi ... allora è
CHECCA!-
Filippo Piva